Le celebrazioni passano e lasciano dietro di sé i documenti e le testimonianze, che in fondo costituiscono uno degli aspetti più interessanti della storia dell’interpretazione per il loro essere una fonte storica di primissima mano. Nel caso del bicentenario verdiano destava curiosità e interesse la coraggiosa scelta del Teatro Regio di Parma (durante la passata direzione artistica di Mauro Meli) di impegnarsi nella scommessa di consegnare al video (dvd e blu-ray) l’intero catalogo operistico verdiano, in partneship tecnica con la casa discografica CMajor, che ha curato la pubblicazione delle varie registrazioni. L’ambizioso progetto TuttoVerdi ha tuttavia incontrato notevoli difficoltà durante gli allestimenti e durante le edizioni della Stagione Lirica parmense e del Festival Verdi, tanto che in molti davano per scontato che lo si fosse tranquillamente archiviato. E invece no: un maestoso cofanetto video è apparso nei negozi lo scorso dicembre e i singoli cofanetti in dvd stanno uscendo (gli ultimi sono stati Rigoletto e Trovatore) nei negozi di dischi. La pomposa scritta che campeggia su ogni dvd afferma che “Questo è come dovrebbe essere eseguito Verdi”, ma sarei abbastanza restio ad applicarla a tutti volumi della serie, tanto più se nella pagina di presentazione del progetto si perpetua nella tradizione di una Parma così critica che i portieri degli alberghi si rifiutano di portare le valige dei tenori fischiati: insomma, Barilli ha scritto il suo Paese del melodramma parecchi anni fa e le cose potrebbero essere cambiate nel frattempo.
(1 – continua)
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