Come già fatto per Verdi e per Rossini dedico un post anche all’integrale dei libretti belliniani, edita nel 1997 dalla Newton & Compton Edizioni sempre a cura di Piero Mioli. Anche in questo caso, come per Rossini, il volume è fuori produzione, al momento, quindi l’unica speranza di reperirlo è tramite librerie specializzate e/o particolarmente ben fornite o spulciando tra le bancarelle grazie al solito “colpo di fortuna”.
Come per Verdi e Rossini vengono pubblicati tutti libretti delle opere belliniane in edizione integrale e corredata da esaurienti e approfondite note di introduzione, nonché da ampie Appendici ricche di varianti alternative e stralci dalle fonti letterarie alla base dei vari soggetti (è il caso della Zaira di Voltaire). Particolarmente interessante appare l’Appendice alla Sonnambula, in cui viene trascritto il testo dei frammenti musicati da Bellini dell’incompiuto Ernani, l’opera che avrebbe dovuto andare in scena accanto alla donizettiana Anna Bolena nella mitica stagione del Teatro Carcano di Milano del 1830 e il cui progetto abortì per essere convertito, appunto, nella Sonnambula (dei frammenti musicati di Ernani è stata peraltro realizzata un’incisione discografica a cura della Bongiovanni).
Particolarmente interessante anche l’Appendice ai Capuleti ed i Montecchi, in cui trova spazio l’intero finale del Giulietta e Romeo di Nicola Vaccaj (un’opera precedente il capolavoro del catanese e composta sempre su libretto di Felice Romani) la cui scena conclusiva venne così spesso sostituita a quella belliniana da essere indicata, nell’edizioni Ricordi tradizionale, come vero e proprio “Finale alternativo su musica di Nicola Vaccaj”.
I casi di opere con versioni alternative autografe ricevono trattamenti differenti nella pubblicazione: per il giovanile Adelson e Salvini è sembrato troppo complicato relegare le varianti in Appendice, quindi i libretti della I e II versione vengono editi l’uno di seguito all’altro, mentre per quel che riguarda le varianti di Bianca e Fernando esse vengono riportate in Appendice, pubblicando nel testo la versione originale del libretto (intitolata Bianca e Gernando).
Diverso è il caso dei Puritani, di cui viene pubblicato il libretto originario in versione integrale (comprensivo quindi del Terzetto “Se il destino a me t’invola” e del duetto “Da quel dì che ti mirai”) con la struttura delle due versioni note (Parigi – Grisi e Napoli – Malibran) indicata prima del testo e i frammenti variati per Napoli (tra cui la frase di Elvira “È vostra vittima” che sostituisce “Ella è spirante”) relegati in Appendice.
Come nelle altre pubblicazioni il volume è aperto da una nota biobibliografica ed è chiuso dai Ragguagli Librari; è del pari presente la rubrica discografica dedicata a ogni titolo, ovviamente aggiornata al 1997.
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