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Mathilde von Guise di Johann Nepomuk Hummel

Johann Nepomuk Hummel è uno di quei compositori condannati dalla sorte a scontare con l’oblio dei posteri l’estrema popolarità di cui godettero durante la loro carriera. Nel caso di Hummel, nato a Pressburg (attuale Bratislava, nota anche con i nomi di Pozsony e Prešporok) nel 1778, si parla peraltro di uno dei più celebrati e ammirati virtuosi della sua epoca per quanto riguarda il pianoforte, uno strumento a cui riservò anche alcune delle sue composizioni più celebri. Oltre a esplorare le possibilità del pianoforte Hummel si occuperà anche di musica sacra, musica da camera e, ovviamente, opera lirica, benché i melomani non conoscano affatto, nella maggior parte dei casi, il suo nome. Questa lacuna viene colmata dalla Brilliant Classics, che ha iniziato una sistematica esplorazione della musica del compositore slovacco assieme all’ensemble di strumenti originali Solamente Naturali guidato da Didier Talpan, con cui la vivace casa discografica ha consegnato alle stampe un disco di musica da camera con i due settimini per archi e fiati op.74 e op.114 “Militare”, un cd interamente dedicato alla musica sacra composta per la corte della famiglia dei Conti di Esterházy (in cui Hummel restò in servizio per sette anni dopo aver preso il posto che fu di Haydn) nonché l’opera lirica Mathilde von Guise, inserita all’interno della ricca e fortunata serie Brilliant Opera Collection. A Hummel mancò il genio di Beethoven (di cui fu amico e contemporaneo), di Schubert (di cui può dirsi anticipatore in alcune composizioni, come il settiminio op.74) nonché di Mozart (di cui fu peraltro allievo) ma, non per questo, la sua musica merita l’oblio in cui è caduta, a cominciare proprio dalla Mathilde, che trova spazio anche nell’ambito del Mese Mozartiano di NSB (l’avevo detto che sarebbe stato un mese mozartiano sui generis).

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