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TuttoVerdi – Il trovatore

TrovatoreDVDCoverIl trovatore allestito nel 2010 al Teatro Regio di Parma fu uno di quegli spettacoli nati veramente sotto maligna stella, tanto che tutti avevamo dato tranquillamente per scontato che non avrebbe mai fatto parte del ciclo TuttoVerdi della CMajor, di cui invece forma il diciassettesimo volume (un numero capitato non a caso, considerando le sfortune di cui fu vittima quella produzione, sfortune comunque tutte ampiamente prevedibili). Otto erano le recite previste, per le quali erano stati scritturati vari interpreti per i ruoli principali ma una sola Azucena, Marianna Tarassova: l’esito interlocutorio di alcune prove aperte al pubblico antecedenti il debutto avrebbe dovuto consigliare l’allontanamento dell’artista, esposta invece (la sera della “prima”) a una furibonda contestazione, tanto da costringere la direzione artistica a un veloce cambio in corsa, affidando quattro delle restanti recite a Mzia Nioradze e le altre tre a Irina Mishura. Oltre a questo la sera della prima ci si mise la malattia di Claudio Sgura, sostituito a tambur battente da Leo Nucci nel ruolo del Conte di Luna, mentre la prevista Leonora delle prime quattro recite, Norma Fantini, abbandonò la produzione dopo la prima per ragioni di salute lasciando ben sette recite alla giovane Teresa Romano che, una sera, venne sostituita da Serena Farnocchia. In aggiunta a questo c’è da dire che Marcelo Álvarez (Manrico) era previsto solo per le prime tre recite, dato che nelle restanti cinque agiva Francesco Hong: come da questo balletto di cantanti e sostituzioni si sia riusciti a trarre fuori un dvd che, nel complesso, è di livello tecnico più che buono va ascritto al merito dello staff che ha sovrinteso alla registrazione. Dal punto di vista artistico il risultato è più interlocutorio: la direzione di Yuri Temirkanov non ripete il miracolo della personalissima Traviata del 2007, alternando momenti molto suggestivi ad altri francamente pesanti; il Manrico di Álvarez abbassa la “Pira”, gigioneggia alquanto ma ha un piglio guascone che non manca di convincere: personalmente non stravedo per questo tipo di interpretazione ma non nego che possa piacere.

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